Il 25 maggio 2018 il Regolamento Ue 2016/679 è divenuto operativo. Sono divenute operative le norme sugli adempimenti, ma i lavori legislativi sono ancora in corso e molti aspetti sono applicabili, ma ci sono anche tante altre cose per cui il legislatore o il Garante della privacy devono ancora scrivere regole. L’ultima novità risale al 17 maggio: la riunione della Commissione speciale per l’esame dello “Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679″ ha prodotto le seguenti considerazioni:
Alla luce di quanto sopra esposto, il giorno 21 agosto p.v. scadranno definitivamente i termini per adeguare i sistemi e le procedure aziendali al nuovo Regolamento UE 2016/679 (GDPR) in materia di trattamento dei dati personali entrato in vigore il 25 maggio u.s. Infatti, il 21 agosto 2018 diverranno attuative tutte le sanzioni previste dal nuovo Regolamento. Il Garante aveva attuato una sospensione di sei mesi per effettuare i controlli e le sanzioni “il Garante privacy rimanda di sei mesi controlli e relative sanzioni” secondo una interpretazione di un provvedimento datato 22 febbraio 2018. Il Garante italiano si era posto nella stessa scia del CNIL, l’Autorità garante francese, che dichiarava l’istituzione di un grace period durante il quale non sarebbero state sanzionate le aziende. Questo periodo viene stabilito dal Garante in sei mesi, quindi fino al 21 agosto.
Ci sarà quindi tempo fino al 21 agosto per perfezionare tutte le procedure relative al sistema di protezione, utilizzo e conservazione dei dati personali raccolti da Titolari e Responsabili del trattamento.
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