Dall’11 aprile 2018 viene applicato il Regolamento UE 2017/2158 della commissione del 20 novembre 2017 che istituisce misure di attenuazione e i relativi livelli di riferimento per la riduzione della presenza di acrilammide negli alimenti, una sostanza riconosciuta come cancerogena dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
L’acrilammide è un composto organico che si forma prevalentemente negli alimenti ricchi di carboidrati cotti al forno o fritti costituiti da materie prime che contengono i suoi precursori, come i cereali, le patate e i chicchi di caffè.
Gli alimenti maggiormente coinvolti dalla presenza di questa sostanza risultano:
Patate fritte, patatine, snack, cracker, pane, pizza, cereali per la prima colazione, prodotti da forno (biscotti, gallette, fette biscottate, barrette ai cereali, coni, cialde e pane con spezie), caffè, caffè torrefatto, caffè solubile, succedanei del caffè.
Pertanto risulta necessario mettere in atto una procedura da parte di produttori, ristoratori ed attività con annesse prime colazioni relativamente al contenimento del rischio derivato da presenza di acrilammide; per tale motivo risulta necessario implementare il proprio piano di autocontrollo.
I tecnici di Eco-verde sono a disposizione per tali adempimenti ed ulteriori informazioni in merito.
Contattaci per maggiori informazioni !!
2 commenti
Gabriele
Maggio 21, 2018 -
Salve, ho letto il vostro articolo e vorrei farvi delle domande:
che tipologia di procedura deve essere adottata?
esistono dei nuovi metodi di cottura?
Grazie in anticipo
eco#verde
Maggio 21, 2018 -
Gent.mo Gabriele,
le procedure variano sulla base dell’attività svolta, è importante tuttavia riportare la stessa nel manuale di autocontrollo.
Per ulteriori informazioni contattaci ai numeri riportati nella scheda Contatti
Cordiali saluti